4 agosto: la notte in cui Norma Jeane scelse di non esserci più
Oggi è il 4 agosto. In questa data, nel 1962, Marilyn Monroe — o meglio, Norma Jeane — fu trovata senza vita, nuda, con il telefono ancora in mano.
Una donna fragile, icona popolare e archetipo di un femminile ferito.
Una “costellazione vivente” esplosa nel suo stesso corpo.
Non solo una diva spezzata.
Ma l’emblema di ciò che accade quando le ferite invisibili diventano più forti del desiderio di vivere.
Il problema: la storia di una bambina non voluta
Marilyn non nacque diva.
Nacque Norma Jeane Mortenson, il 1 giugno 1926 a Los Angeles, figlia di una donna instabile, Gladys
Monroe, e di un padre mai riconosciuto.
Gladys fu dichiarata schizofrenica paranoide poco dopo la nascita della figlia. Norma passò la sua infanzia tra orfanotrofi, famiglie affidatarie e
abusi, senza una figura stabile d’amore.
A 16 anni venne fatta sposare per “sistemarla” e non essere più un peso.
Questa infanzia errante è il terreno fertile per la Ferita da Rifiuto → Maschera del
Fuggitivo.
Sparire era il suo istinto di sopravvivenza.
🎭"Sapevo di appartenere al mondo solo perché non ero mai appartenuta a nessuno."
Costruire Marilyn: la maschera che incanta e uccide
Nel 1945 viene scoperta come modella.
Le schiariscono i capelli, le insegnano a sorridere e ad ammiccare. Nasce così Marilyn Monroe, con trucco, voce costruita e movenze
sensuali.
La maschera funziona. Il mondo la adora.
Ma Norma Jeane si dissolve.
La Ferita da Ingiustizia → Maschera del Rigido si fa strada: cercava di dimostrare di valere come attrice, ma veniva sempre ridotta a corpo.
🎭 "Non volevo essere Marilyn Monroe. Volevo essere vista come Norma Jeane."
Relazioni, amori e figli mai nati
Si sposa con Joe DiMaggio e poi con Arthur Miller. Ama profondamente, ma viene lasciata, umiliata,
tradita.
La sua Ferita da Tradimento → Maschera del Controllore emerge quando prova a gestire tutto, ma perde
il controllo di sé.
Tra il 1957 e il 1961 affronta almeno tre aborti spontanei, e un presunto aborto forzato in Messico.
Ferita da Abbandono → Maschera del Dipendente:
il bisogno disperato di essere amata, di generare vita, la svuota.
🎭“La gente scalpita per vedermi, ma io ricordo quando ero indesiderata, quando nessuno voleva vedere la piccola Norma Jeane… neppure sua madre.”
Declino, umiliazione e la perdita del sé
Negli anni ’60 è spesso malata, dipendente da barbiturici e sonniferi. Viene internata volontariamente, poi liberata da DiMaggio.
Soffre, si assenta dai set, viene licenziata.
Dietro l’immagine perfetta, un corpo che grida dolore.
La Ferita da Umiliazione → Maschera del Masochista domina: si colpevolizza, si espone al dolore, si
annulla.
🎭"Tutti pensano di conoscermi, ma nessuno lo fa davvero."
Il 19 maggio canta “Happy Birthday, Mr. President” davanti a 15.000 persone.
Pochi mesi dopo, il 4 agosto, viene trovata senza vita.
Integrare, non guarire: uno sguardo sistemico
Come ci ricorda Bert Hellinger:
“Ciò che viene escluso, ritorna. Ma ciò che viene visto, si ricompone.”
La vita di Marilyn è una testimonianza di esclusione sistemica e di dolore intergenerazionale.
Una linea familiare segnata da internamenti psichiatrici, suicidi e separazioni.
Il libro “L’Altra Marilyn” di Dell’Osso e Dalle Luche, propone una lettura clinica complementare:
Marilyn avrebbe vissuto con un autismo sottosoglia, una condizione che l’ha aiutata a costruire la maschera… ma anche ad implodere sotto di
essa.
Norma Jeane, non Marilyn
"C’è un momento in cui devi decidere: o sei la principessa che aspetta di essere salvata o sei la guerriera che si salva da sé… Io credo di aver già deciso… Mi sono salvata da sola."
Eppure, quella notte di agosto, la guerriera era stanca.
Aveva desiderato un amore che nessuno le ha mai saputo dare.
Non diamole un epilogo romantico: diamole finalmente sguardo.
Il nostro compito non è mitizzarla, ma vederla.
Vedere Norma Jeane per quella che è stata:
una bambina rifiutata, una donna abusata, un’anima sensibile in un mondo che voleva solo la sua immagine.
✨ Se hai riconosciuto in lei una parte di te, non ignorarla. Guardala. Onorala. Integrala.
Le ferite non si cancellano. Ma possono smettere di guidare la tua vita.
Comincia da qui: smetti di raccontarti che sei solo fragile. Sei sopravvissuta. Ora puoi ricomporti.
Fonti principali
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Lise Bourbeau, “Le 5 ferite e come guarirle”
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Bert Hellinger, “Riconoscere ciò che è”
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Liliana Dell’Osso e Riccardo Dalle Luche, “L’Altra Marilyn”
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Fragments – Scritti autografi di Marilyn Monroe
-
Dea. Le vite segrete di Marilyn Monroe – A. Summers
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Casting Norma Jeane – J. Glaeg