La coperta che punge

Sulla paura di cambiare e le ferite nascoste sotto la coperta

Superare la zona comfort e i traumi che la tengono chiusa

La Scena: La Coperta Calda (che punge)

Denise lavora da casa e sogna un laboratorio di ceramica. Appena apre Pinterest il cuore accelera; subito dopo entra un brivido: «E se non fossi brava?». Si avvolge nella coperta, Netflix parte in autoplay.

Marco, il suo compagno, suona la chitarra ogni sera. Vorrebbe un palco open-mic, ma la stessa voce lo frena: «Serve più tempo, più tecnica». Il tempo, intanto, passa.

Denise sogna la ceramica, Marco la musica: entrambi restano nel tepore di Netflix e sotto la stessa coperta in salotto.

Perché Restiamo Sotto una Coperta che Punge?

Quella coperta è la "zona di comfort": un luogo familiare, ma non per forza felice. È il perimetro del conosciuto, dove anche il dolore è prevedibile. L'ego biologico, programmato per proteggerci, preferisce il dolore noto al rischio dell'ignoto.

Sotto la coperta si nascondono paure antiche: il giudizio vissuto da bambini, il fallimento che ha colpito mamma o papà. E così, per lealtà invisibile, l'ego replica la storia del clan, tenendoci al sicuro, ma anche al palo.

Le Maschere della Procrastinazione: Due Esempi

  • La maschera della Rigida (ferita di ingiustizia): Denise teme di non essere mai “abbastanza” brava, così non inizia mai. Il suo perfezionismo è la scusa perfetta per non agire.

  • La maschera del Controllore (ferita di tradimento): Marco preferisce il controllo della sua tecnica, perfezionandosi all’infinito, piuttosto che esporsi al giudizio imprevedibile di un pubblico.

Come Sollevare un Angolo della Coperta: La Micro-Scommessa

Per uscire dall'immobilità non serve un gesto eroico. Basta una micro-scommessa con se stessi, un'azione minima che scalfisce l'antica fedeltà familiare a “restare piccoli”. Un'azione di 120 secondi. Indossare le scarpe da ginnastica. Registrare 40 secondi di chitarra. Toccare l'argilla.

Ecco un gesto simbolico per iniziare a creare spazio:


Passo di Riconnessione

Quattro fogli sul pavimento (ME • VERGOGNA • DIVANO • DESIDERIO).

Sposta con il piede “Vergogna”: senti se si apre un corridoio nel petto, uno spazio nuovo tra te e il tuo desiderio.

Centrati e respira prima!!! Devi essere presente a te stesso.

Oltre la Coperta c'è la Vita

Quell'azione minima è tutto. È Denise che compra un pezzo d'argilla e lo tiene tra le mani. È Marco che registra un riff sul telefono e non lo cancella. Non è ancora il laboratorio, non è ancora il palco. È qualcosa di più importante: è un segnale al proprio sistema nervoso che dice: "Posso fare una cosa diversa. Posso sopravvivere al cambiamento".

Mini-bibliografia per approfondire

  • James Clear – Piccole abitudini per risultati straordinari

  • Joe Dispenza – Cambia l’abitudine di essere te stesso

  • Ryan Holiday – L'ego è il nemico

🌿 E tu, quale angolo della tua coperta sei prontə a sollevare oggi?