Ego al volante: quando la vita scorre e non te ne accorgi
Autopilota, traumi d'infanzia e memorie di famiglia
La scena
È lunedì, piove. Simona ascolta il caffè gorgogliare e rivede, nel vetro, la bambina che sognava dinosauri. Dall’altra parte della città, Luca corre ma non sente più l’odore della via.
I loro traumi infantili sono invisibili: la separazione dei genitori di Simona, il lutto non elaborato di Luca. L’ego biologico — programmato per risparmiare energia e dolore — indossa maschere che li tengono lontani da quei ricordi: funziona come un anestetico, ma spegne anche il colore dei giorni.
1 · Maschera Dipendente (ferita di abbandono)
Simona fa, produce, non devìa: teme di essere lasciata come allora.
2 · Maschera Fuggitivo (ferita di rifiuto)
Luca corre e conta: meglio la frenesia che il vuoto del lutto.
3 · Deviare di un grado
Domani: tre respiri, micro-scarto. L’ego protesta («inutile») ma il corpo sente la novità e apre la porta alla memoria da integrare.
Passo di Riconnessione
Tre fogli sul pavimento (IO BAMBINƏ • PILOTA • DESIDERIO). Muovili coi piedi, senti dove il corpo si apre. Il gesto parla più di mille pensieri.
Video-guida su Instagram »
Mini-bibliografia
Kahneman · Pensieri lenti e veloci · Duhigg · La dittatura delle abitudini · Maltz · Psicocibernetica
Scrivi commento